Audiolibro gratis : Genitori cercasi, di Andrea Vitali

ANDREA VITALI «Cominciamo dal nome, Velarus.

Lo scelse quella sciocca di mia madre.

L'idiota che era mio padre non si oppose, e così fu».

Nel contesto della ricca e troppo operosa provincia del Nord Italia, si svolge la sfrenata tragicommedia di un ragazzino con una famiglia di sfortunati.

Il padre e la madre di Velarus non sono ciò che si definirebbe due persone amorevoli. In fondo, come potrebbero esserlo dei faccendieri sempre in viaggio, costantemente al telefono, sempre impegnati a comprare e vendere. Anche la nascita di un figlio è per loro una semplice transazione. Tuttavia, poi non hanno né il tempo né la voglia di occuparsene, preferendo scaricare il problema su un eccentrico tassista e sua altrettanto stravagante moglie infermiera. Così il bambino viene lasciato in custodia a chiunque si presenti: per lui inizia una lunga serie di "affidamenti". Tutto ciò, però, provoca nel piccolo un fenomeno fisico strano, qualcosa di davvero eccezionale. Ed è così che nell'immaginazione dei genitori prende forma l'idea di realizzare l'affare della loro vita, il più redditizio.

A quel punto, la vendetta di Velarus ha inizio.

ANDREA VITALI è nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956, e ha praticato la professione di medico nella sua città fino al 2008, quando ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura. I suoi romanzi sono tutti bestseller. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato "Documenti, prego" (2019), "Il metodo del dottor Fonseca" (2020), "Vivida mon amour" (2021) e "Sono mancato all'affetto dei miei cari" (2022).

«Nacqui in un ospedale, vidi la luce sporca di sangue e altre cose, mi lavarono, mi controllarono, emisi il mio primo pianto della vita.

Ma non mi misero tra le braccia di mia madre, come si fa con tutti i neonati.

Lei non c'era più, era dovuta andare via, aveva fretta. I medici e le ostetriche erano stati avvertiti: subito dopo il parto qualcun altro doveva prendersi cura di me, perché lei aveva delle cose urgenti da fare, non poteva rimandarle per nessuna ragione al mondo.

Mio padre venne a sapere della mia nascita per telefono, era da qualche parte, lontano. Ci volle un po' di tempo anche per rintracciarlo».